Le caldaie a condensazione sono attualmente quelle con la tecnologia più avanzata e rappresenta uno dei punti di eccellenza dei generatori di calore oggi disponibili.
I fumi prodotti dalla combustione contengono anidride carbonica, azoto, ossigeno e acqua, sottoforma di vapore; nelle caldaie tradizionali i fumi fuoriescono con temperature che variano tra i 150°C ed i 200° C, mentre nelle caldaie a condensazione i fumi scambiano il loro contenuto di calore e si raffreddano sino a 40°-50° C al punto che il vapore d’acqua contenuto in essi si trasforma in acqua allo stato liquido, cioè condensato (da qui il nome condensazione).
La condensazione ha un rendimento normalizzato del 110%, durante la combustione del gas si sviluppano anidride carbonica e vapore acqueo, nello scambiatore il vapore acqueo viene raffreddato in modo da provocarne la condensazione, recuperando energia - il cosiddetto calore latente di vaporizzazione -. Nelle caldaie tradizionali tale energia viene dispersa inutilmente attraverso il camino, mentre le caldaie a condensazione sono concepite per recuperare questa energia, ottenendo la massima efficienza con un minimo impatto ambientale. Rispetto alle caldaie tradizionali, la tecnologia a condensazione consente risparmi fino al 20%, che possono superare il 30% in caso di sostituzione di vecchie caldaie; con la tecnica a condensazione le caldaie si ripagano molto in fretta, ottenendo la massima utilizzazione delle risorse energetiche e una drastica riduzione delle emissioni inquinanti.