PANNELLI
SOLARI TERMICI Per
vivere abbiamo bisogno di energia: nel passato l’uomo poteva contare
solo sull’energia prodotta con la propria forza, sul lavoro degli
animali e sul calore del fuoco per scaldarsi.
Poi ha imparato a bruciare i combustibili fossili per procurarsi energia
passando prima dal carbone, poi il petrolio, il metano… ed i residui
della combustione hanno iniziato ad invadere l’atmosfera e ad inquinarla.
Con lo sviluppo economico dei paesi occidentali l’inquinamento ha
raggiunto livelli spaventosi e molto pericolosi per tutta l’umanità.
Con l’introduzione nel mercato dei pannelli solari sfruttando l’energia
gratuita del sole per la produzione di acqua calda sanitaria e integrazione
del riscaldamento si è cercato di ovviare il problema dell’
inquinamento.
Infatti l’energia solare è la fonte più diffusa sulla
terra perché è rinnovabile, disponibile, gratuita e in quantità
largamente superiore ai fabbisogni energetici della popolazione mondiale.
Il pannello solare (collettore) viene utilizzato per catturare l’energia
del sole per convertirla in calore (conversione fototermica). Tale energia
viene inviata ad un fluido termovettore che circola all’interno
del collettore stesso o del tubo di calore.
All’interno di un serbatoio di accumulo di acqua calda avviene lo
scambio di calore tra il fluido termovettore e l’acqua contenuta
nel serbatoio. L’acqua accumulata nel serbatoio può raggiungere
anche 60-70° C ( l’ acqua che utilizziamo per fare la doccia
non supera i 40-45° C)
E’ necessario che il serbatoio abbia un capacità di circa
50-80 Litri, per ogni metro quadro di superficie solare installata.
L’ acqua calda prodotta sarà utilizzata per gli usi sanitari
domestici, oppure per le esigenze di alberghi, scuole, camping, per riscaldare
le piscine, ecc.
Il collettore solare produce acqua calda durante il giorno, nelle giornate
di sole e, in minor misura, anche con il cielo nuvoloso; per questo motivo
può essere usato come integrazione.
Il classico collettore piano vetrato funziona mediante un assorbitore
(lastra simile a un radiatore) all’interno del quale c’è
un fascio di tubi in cui scorre il fluido termovettore del circuito primario,
che viene riscaldato del sole. Tale fluido è costituito normalmente
da acqua addizionata con antigelo propilenico atossico, per tollerare
il freddo dei mesi invernali. Una lastra di vetro, posta superiormente
all’assorbitore, che protegge l’apparato e permette il passaggio
dei raggi del sole. L’assorbitore , scaldandosi, riemette energia
in forma di radiazione infrarossa, che è trattenuta all’interno
del vetro e provoca una specie di effetto serra.
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Un
isolante termico ( in fibra di vetro o in poliuretano espanso) posto nella
parte sottostante del pannello, ne riduce le dispersioni di calore.
I collettori solari a piastra selettiva subiscono un trattamento elettro-chimico
che consente di ottenere una superficie di colore nero, con alto coefficiente
di assorbimento e basso coefficiente di riflessione, che permette di raggiungere
un buon rendimento anche in inverno. L’installazione dei pannelli
a superficie selettiva, per il loro elevato rendimento, è consigliata
quando si prevede di utilizzarli tutto l’anno.
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